Mozart e i suoi contemporanei

Mozart e i suoi contemporanei

Il fascino per i corni di bassetto

Un timbro caldo e avvolgente come quello dei corni di bassetto, una musica scritta semplicemente per riempire il piacevole susseguirsi dei giorni nelle corti del Settecento: ecco gli ingredienti per un Concerto che ci riporta ai tempi di Mozart.
Il progetto è il frutto di una particolare e approfondita ricerca operata dall’ensemble sia in relazione alle modalità interpretative, che agli aspetti tecnico strumentali. Esso comprende una considerevole parte dei lavori dedicati da W. A. Mozart al corno di bassetto nella musica da camera.

Da sottolineare è sicuramente la particolarità della formazione strumentale, che grazie alla timbrica e alle caratteristiche sonore dei tre corni di bassetto, rende unico il risultato musicale e soprattutto ricrea in modo efficace nell’immaginario dell’ascoltatore l’ambiente di “vita” in cui tali musiche vennero composte ed eseguite.

Le circostanze in cui Mozart si trovò a realizzare questo gruppo di composizioni ci riportano a consuetudini che, viste attraverso lo sguardo del nostro tempo, così carico di interrogativi sul significato dell’arte e della musica, appaiono lontanissime.
Quelle consuetudini cioè, per cui un musicista, ospite presso una corte o una famiglia, si ritrova a comporre, per i suoi commensali, brani per riempire il piacevole susseguirsi dei giorni.
Così Mozart incontrò nel 1770 Nikolaus Joseph von Jacquin, rinomato botanico la cui famiglia era assai colta e amante della musica, e, poiché spesso la sua casa era luogo di riunione per artisti ed intellettuali, Mozart vi fu invitato assai di frequente.
E’ difficile dire se i brani in programma siano stati scritti per uno solo o più di questi incontri, dato che, fra tutti, solo il primo dei notturni è datato da Mozart stesso (luglio 1788) in una sua catalogazione; è comunque certo che furono scritti per essere suonati in quella casa.
L’amicizia che lo legò al clarinettista austriaco Anton Stadler suscitò l’interesse di Mozart per questo strumento e per il corno di bassetto.

Il programma

Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791)
  • Divertimento K. 439b, I
  • Divertimento K. 439b, II
  • Divertimento K. 439b, III
  • Divertimento K. 439b, IV
  • Divertimento K. 439b, V
Anton Stadler (Bruck an der Leitha, 1753 – Vienna, 1812)

dai “18 Terzetti per tre corni di bassetto”

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